I magiari non vivono di certo il loro miglior periodo. L’Aranycsapat, in italiano “Squadra d’oro” fu il nome assegnato alla nazionale ungherese degli anno 50, guidata da Ferenc Puskas che vinse l’oro olimpico nel 1952 e arrivò seconda al Mondiale del 1954, perdendo la finale contro la Germania Ovest.
70 anni dopo, i Magyarok guidati dall’italiano Marco Rossi, sono riusciti a qualificarsi per la terza volta di fila al Campionato Europeo, dopo un periodo di astinenza durato 36 anni, dal 1976 al 2012. Il girone di qualificazione ha visto l’Ungheria arrivare prima nel proprio girone, perdendo 0 partite. L’ultima sconfitta risale al 26/9/2022, nel girone di Nations League, contro l’Italia.
L’uomo fondamentale di questa squadra è Dominik Szoboszlai. 4 gol e 3 assist per il centrocampista del Liverpool, trasferitosi quest’anno dal Lipsia per la cifra di 70 milioni, divenendo il calciatore ungherese più costoso di sempre e il terzo calciatore più costoso nella storia dei Reds, dopo Nunez e Van Dijk.
La solidità messa in mostra dall’Ungheria è merito del capolavoro tattico di Mister Rossi, un 3-4-2-1 guidato dal Capitano del Lipsia, Willy Orban, cuore pulsante del muro difensivo ungherese.
L’ultimo Europeo non è stato semplice per i magiari: nel girone di ferro con Francia, Germania, e Portogallo, ottennero solamente 2 punti, risultato giustificato sicuramente dal livello delle squadre avversarie.
L’Ungheria anche quest’anno parte svantaggiata ma, in un girone con Scozia e Svizzera (oltre che alla Germania), lascia speranza ai tifosi. Riuscirà la nazionale ungherese, per l’ennesima volta outsider, a passare i gironi, e a conquistare per la seconda volta negli ultimi 40 anni un posto agli ottavi di finale???
by Leonardo Ferrari

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